Il presidente 92enne, al potere dal 1980, festeggia il compleanno spendendo 800mila dollari in un Paese dove si vive con 2 al giorno
Lorenzo Simoncelli
Una torta gigante con la forma dell’Africa e, poesie, canti rivoluzionari e l’ennesima staffilettata all’Occidente. Così Robert Mugabe, il capo di Stato più vecchio al mondo, ha celebrato il suo 92esimo compleanno. Una festa da 800mila dollari a Masvingo, sud dello Zimbabwe, una delle zone più colpite dalla siccità causata da El Niño.
di Giangiacomo Savogin e Jessica Pezzetta Savogin
Dopo due anni di ricerche ed indagini abbiamo cercato, unendo i diversi tasselli di un vasto puzzle, di ricostruire ciò che i martiri della giustizia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino avrebbero potuto scoprire con le loro indagini, utilizzando però reperti storici invece che giuridici.
La realtà in cui ci siamo imbattuti sembra la trama di un film, una trama inquietante che ebbe inizio parecchi secoli fa e che vede il coinvolgimento del Vaticano, delle Banche, dei grandi finanzieri, di politici, di menti raffinatissime che agiscono nell’ombra, appartenenti ad antiche discendenze.
A causa della complessità di ciò che è emerso, abbiamo ritenuto opportuno suddividere le informazioni riguardanti questo grande gioco in diversi articoli.
Gli attacchi aerei russi e la controffensiva dell’esercito siriano (e dei “volontari” pasdraran iraniani e hezbollah libanesi) stanno obbligando i jihadisti dello Stato Islamico/Daesh e di altre milizie integraliste come il Fronte al Nusra a ritirarsi e a rifugiarsi in alcune posizioni fortificate. Ieri il portavoce del ministero della difesa Russa, il generale Igor Konascenkov, ha detto che «I terroristi arretrano, cercando intanto di organizzarsi in nuove posizioni e di modificare il loro sistema logistico di approvvigionamento di munizioni, armi e materiali».
Secondo le Nazioni Unite, i gruppi multinazionali sono 82.000 per un totale di 810.000 filiali, che complessivamente impiegano 124 milioni di persone, fatturano 42mila miliardi di dollari e contribuiscono al 14 per cento del prodotto lordo mondiale. Ma le multinazionali sono come i mammiferi, un insieme di animali che, pur essendo accomunati dal fatto di disporre di utero e mammelle, vanno da dimensioni minuscole come i topolini, a stazze gigantesche come gli elefanti.